Il progetto per il concorso affida alla “natura antropizzata” il compito di stabilire le relazioni che si instaurano tra un luogo e il suo paesaggio, urbano, territoriale e sociale. Il verde, sia pubblico che privato, gli spazi pubblici, la piazza assumono quindi la funzione di mediazione tra le parti e di costruzione di connessioni.
I lotti da edificare sono stati frammentati, sono isole/campi circondate dal sistema parco, sistema che di volta in volta diventa parco/piazza, parco/parcheggio, parco/gioco, parco/coltivo, parco dei profumi, parco ciclabile; in un sistema di squarci verdi e colorati che aprono verso la collina a realizzare un forte collegamento visivo con il paesaggio. L’insediamento si ritrova immerso nel verde, in cui la contiguità tra verde pubblico e verde privato, il loro rapporto osmotico, ha il compito di ampliare le sensazioni di naturalità, arcipelago di isole/lotti da cui la circolazione veicolare è esclusa.